PRIMO: L’ASCOLTO

Davvero credi che i giovani, gli adolescenti, i bambini entrino in classe come tante pagine bianche? Sulle quale scrivere libri di storia, formule matematiche e così via?

Hanno invece tanti pensieri e spesso troppe preoccupazioni: la crescita, i genitori, i professori, gli amici, i capelli, il brufolo sul naso..

Impariamo prima ad ascoltarli, attenzione però: in modo non giudicante. Spesso non serve fornire consigli, suggerimenti o soluzioni precostituite; ancora peggio sminuire o “sdrammatizzare” quanto stanno vivendo o tentare di persuaderli con ragionamenti logici. Proviamo ad accoglierli e accettarli in maniera non giudicante ascoltandoli e valorizzando il loro racconto per sollecitare l’attivazione delle loro personali risorse.